lunedì 15 luglio 2013

"Adesso sono un fiorentino!"



“Adesso sono un fiorentino!”. Queste le prime parole di Mario Gomez da nuovo acquisto della viola. Parole dette in un italiano impeccabile, praticamente perfetto. Ma la conoscenza della lingua italiana della punta tedesca termina lì: sarà aiutato poi  dalla traduttrice. Dopo una breve prefazione di Pradè e Mucia, la parola passa ai giornalisti e, soprattutto, a SuperMario Gomez!
Ecco a voi la conferenza stampa tanto attesa dai fiorentini.


M.G: Mario Gomez
G: Giornalisti


M.G: ”Ciao, due parole. Adesso sono un fiorentino.” (Da ora parla in tedesco) Non so dirvi più nulla in italiano, ma farò del mio meglio per impararlo così da parlare da solo nelle interviste. Sono molto felice di essere qui, è un sogno diventato realtà. Lo volevo da settimane e finalmente questo giorno è arrivato: qui c’è gente fantastica, la città è fantastica e lo stadio è gremito!

G: Benvenuto a Firenze. Sono passati quasi 30 dall’ultima volta che la città era così in trepidazione, te ne rendi conto? E poi come mai hai scelto Firenze?

M.G: E’ tutto così bello. Già dalla Germania avvertivo un forte entusiasmo. Ho scelto Firenze perché qui in Italia il calcio è molto sostenuto. Dovevo scegliere fra l’Italia e la Spagna: alla fine ho scelto di venire qui anche per motivi personali oltre che per il grande progetto che ha in mente la società

G: Tu hai vinto tutto. Cosa ti aspetti dall’avventura con la Fiorentina visto tutte le coppe che hai già alzato?

M.G: E’ stato fantastico vincere tutto, ma sono curioso di andare avanti. Guardiola mi ha detto che la Fiorentina era giusta per me: gioca un calcio votato all’attacco. Anche per questo sono venuto qui.

G: Qual è secondo te il giocatore più forte della Fiorentina e con cui sei contento di giocare?

M.G: Ci sono molti giocatori forti in squadra e quando inizierò gli allenamenti me ne renderò conto ancora meglio. Ma non esiste il singolo giocatore, ci dovete vedere come squadra.

G: Quanto ha contato per te il fascino della città? E per la tua compagna? Anche perché la tua è stata una scelta anomala visto il momento del calcio italiano.

M.G: La città è fantastica, ma per me è importante lo sport e qui posso giocare. Sarei potuto restare lì senza problemi, ma a me va di giocare. Ovviamente scendere in campo più volte possibile è importante anche in chiave mondiale.

G: Cosa vuol dire essere il simbolo di una Fiorentina che ormai non può più nascondersi e che ora ha ambizioni importanti?

M.G: In questo momento i risultati sono fondamentali, per me e per la squadra. E’ il mio sogno vincere qualcosa in Italia.

G:Quali sono gli attaccanti presenti nel campionato italiano che più apprezzi?

M.G: Non mi piace parlare di giocatori in particolare.

G: C’è un numero minimo di gol che ti senti di promettere o che comunque pensi di realizzare?

M.G: Cercherò di dare il mio contributo, sono qui per questo e questo è il motivo per cui la società mi ha voluto. Farò più gol possibili così da ottenere risultati importanti.

G: Hai già parlato con Montella della tua collocazione in campo? E con Toni di questa tua scelta?

M.G: Non ho parlato con Toni, la scelta è stata mia, l’unica persona che mi ha consigliato è stata Guardiola. Con Montella ho parlato degli obbiettivi e di perché mi volevano qui.

 
Foto presa da: www.Violachannel.tv

1 commento: